L’Angolo del Vitigno: ep. #33 – La Croatina: il vitigno del Nord Italia dai vini rossi gustosi e versatili
Caro lettore, nel nostro settimanale appuntamento dedicato ai vitigni italiani, questa volta ti farò scoprire la Croatina, un vitigno a bacca nera tipico del Nord Italia, che produce vini rossi fruttati e gastronomici. Ti racconterò la storia, le caratteristiche, le zone di produzione, le denominazioni di origine, le qualità organolettiche, gli stili di vinificazione e gli abbinamenti culinari di questo vitigno e dei suoi vini. Ti prometto che sarà un viaggio interessante e piacevole, che ti farà conoscere meglio questo prodotto della nostra terra. Se sei pronto, iniziamo!
La storia della Croatina
L’origine della Croatina è incerta e dibattuta tra la Lombardia e l’Emilia-Romagna, dove è conosciuta anche come Bonarda. Le prime testimonianze certe risalgono alla seconda metà dell’Ottocento, quando il vitigno era coltivato nell’Oltrepò Pavese e nel Piacentino. Il nome Croatina potrebbe derivare dalla val d’Arda, una valle di confine tra le province di Piacenza e di Parma, dove la vite era presente sin dai tempi della Roma antica. La Croatina è un vitigno autoctono, che ha saputo adattarsi ai vari territori e climi, dando origine a diverse varietà locali e a vini diversificati.
La Croatina ha una lunga tradizione nel Nord Italia, dove era apprezzata sia dai contadini che dai nobili. Nel XIX secolo, la Croatina era il vino più consumato nella regione, grazie alla sua facilità di produzione e alla sua bevibilità. La Croatina era anche il vino preferito dal re Carlo Alberto di Savoia, che lo beveva quotidianamente a colazione. La Croatina ha avuto un periodo di declino nel XX secolo, a causa della concorrenza di altri vitigni più prestigiosi, come il Nebbiolo e il Barbera, e di malattie come la fillossera e il mal dell’esca. Tuttavia, grazie al lavoro di alcuni produttori appassionati e attenti alla qualità, la Croatina ha conosciuto una rinascita e una valorizzazione, sia in Italia che all’estero. Oggi la Croatina è uno dei vitigni più rappresentativi del Nord Italia, e dà vita a vini rossi di grande fascino e personalità.
Le caratteristiche ampelografiche della Croatina
La Croatina ha foglie di medie dimensioni, pentagonali, pentalobate o trilobate, di colore verde scuro. I grappoli sono grandi, conici, alati, allungati e di media compattezza o compatti. Gli acini sono medi, sferoidali, regolari, con buccia spessa, coriacea, pruinosa e di colore blu chiaro. La Croatina è tipica per presentare caratteri morfologici variabili, con grappoli e acini di forme e dimensioni anche visibilmente differenti. L’epoca di maturazione è medio-tardiva, con vendemmia in genere tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Ha una produzione abbastanza elevata ma altalenante, predilige terreni piuttosto profondi, franco-argillosi limosi o argillosi, calcarei. Altri nomi con cui è conosciuta sono: Croata, Croattina, Crovattina/o, Crovettina, Uga del zio, Neretto, Uva Vermiglia, Nebbiolo di Gattinara e Bonarda di Rovescala. Molto spesso, questo vitigno viene impropriamente chiamato bonarda che è invece il nome di un vino dei Colli piacentini e dell’Oltrepò Pavese prodotto con croatina in purezza.
Le zone di vocazione della Croatina
La Croatina è coltivata soprattutto in Lombardia, nelle province di Pavia e di Milano, dove si estende per circa 3000 ettari. Le zone più vocate sono quelle dell’Oltrepò Pavese e di San Colombano al Lambro, dove la Croatina esprime la sua massima espressione. In Emilia-Romagna, la Croatina è presente soprattutto nel Piacentino, dove si estende per circa 1000 ettari. Le zone più vocate sono quelle dei Colli Piacentini, dove la Croatina si accompagna alla Barbera. In Piemonte, la Croatina è coltivata in diverse province, tra cui Novara, Vercelli, Torino, Cuneo e Alessandria, dove si estende per circa 500 ettari. Le zone più vocate sono quelle delle Colline Novaresi, della Coste della Sesia, della Collina Torinese e dei Colli Tortonesi. Altre regioni italiane dove la Croatina è coltivata sono il Veneto e la Sardegna, ma in misura minore.
Le denominazioni di origine della Croatina
La Croatina è protagonista di numerose denominazioni di origine, che ne valorizzano le diverse sfumature e tipicità. Tra queste, le più importanti sono:
- Oltrepò Pavese Bonarda DOC: è il vino più noto e diffuso, presente in 78 comuni dell’Oltrepò Pavese, con una estensione vitata di circa 2000 ettari. Ha colore rosso rubino con riflessi violacei, profumo vinoso e fruttato, sapore secco, amabile o abboccato, armonico, leggermente amarognolo. Si accompagna bene a salumi, primi piatti, carni bianche e rosse, formaggi freschi e stagionati. Può essere anche frizzante o vivace.
- Colli Piacentini Gutturnio DOC: è il più antico e prestigioso, prodotto in 50 comuni dei Colli Piacentini, con una superficie vitata di circa 800 ettari. Il vino ha colore rosso rubino intenso, profumo intenso e persistente, con note di frutta rossa, fiori e spezie, sapore secco, asciutto o amabile, pieno, robusto, vellutato. Si abbina bene a piatti saporiti e strutturati, come agnolotti, brasati, arrosti, selvaggina, formaggi stagionati. Può essere anche frizzante, vivace o riserva.
- San Colombano al Lambro DOC: è il più elegante e fine, prodotto in 16 comuni tra le province di Milano, Lodi e Pavia, con una superficie totale di circa 300 ettari. Il vino ha colore rosso rubino brillante, profumo delicato e gradevole, con note di frutta rossa, fiori e mandorla, sapore secco, armonico, equilibrato, fresco. Si sposa bene con antipasti, primi piatti, carni bianche e rosse, formaggi freschi e mediamente stagionati. Può essere anche frizzante o riserva.
- Colline Novaresi Croatina DOC: è il più fruttato e floreale, prodotto in 26 comuni delle Colline Novaresi, con una superficie di circa 100 ettari. Il vino ha colore rosso rubino vivace, profumo intenso e fragrante, con note di ciliegia, mora, viola e rosa, sapore secco, armonico, morbido, delicatamente amarognolo. Si abbina bene con antipasti, primi piatti, carni bianche e rosse, formaggi freschi e mediamente stagionati.
Le caratteristiche organolettiche della Croatina
La Croatina vinificata in purezza dà un vino di colore rosso rubino, con sfumature violacee. Al naso si presenta vinoso, con intense note fruttate e floreali, di ciliegia, mora, prugna, ciclamino e viola. Al palato si rivela di grande bevibilità, freschezza e tannini morbidi, struttura media e moderato tenore alcolico. È un vino rosso di discreta morbidezza e con una persistenza giocata soprattutto su spiccati ricordi di frutti rossi freschi.
Gli stili di produzione dei vini a base di Croatina
La Croatina è un vitigno che si presta a diversi stili di produzione, a seconda delle zone, delle tecniche e delle tradizioni. In generale, si possono distinguere tre stili principali:
- Croatina giovane: è il più diffuso e rappresentativo, ottenuto da una vinificazione in acciaio, con una macerazione di pochi giorni, per preservare la freschezza e la fragranza del vitigno. Si tratta di vini da bere entro il primo anno dalla vendemmia, ideali per accompagnare i pasti quotidiani.
- Croatina invecchiata: è il più ricercato e raffinato, ottenuto da una vinificazione in legno, con una macerazione più lunga, per esaltare la struttura e la complessità del vitigno. Si tratta di vini da lasciare affinare per almeno un anno, ideali per occasioni speciali e per abbinamenti più elaborati.
- Croatina frizzante: è il più originale e sorprendente, ottenuto da una vinificazione con rifermentazione in bottiglia o in autoclave, con una presa di spuma naturale. Si tratta di vini vivaci, ma non eccessivamente spumeggianti, ideali per l’aperitivo o per il fine pasto.
Gli abbinamenti migliori con il cibo
La Croatina è un vino versatile e adattabile, che si accompagna bene a diversi tipi di cibo, a seconda dello stile e della denominazione. In generale, si può seguire questo schema:
- Croatina giovane: si abbina bene con salumi, primi piatti, carni bianche e rosse, formaggi freschi e stagionati. È perfetto per la cucina lombarda, a base di risotti, cotolette, cassoeula, busecca, polenta e ossobuco.
- Croatina invecchiata: si abbina bene con piatti ricchi e intensi, come arrosti, stufati, selvaggina, formaggi stagionati. È perfetto per la cucina emiliana, a base di tortellini, lasagne, ragù, cotechino, zampone e salame.
- Croatina frizzante: si abbina bene con antipasti, salumi, formaggi, frittate, torte salate, pizza. È perfetto per la cucina piemontese, a base di carne cruda, vitello tonnato, bagna cauda, agnolotti e bolliti.
Spero che ti sia piaciuto questo articolo sulla Croatina, un vitigno che merita di essere conosciuto e apprezzato per la sua versatilità e la sua qualità. Se hai voglia di approfondire il tema, ti consiglio di visitare i siti delle varie denominazioni di origine, dove troverai informazioni utili e curiose. Oppure, se preferisci, puoi provare tu stesso a degustare i diversi vini a base di Croatina, magari in compagnia di amici e di buon cibo. Ti assicuro che non te ne pentirai!
E tu, hai mai assaggiato un vino a base di Croatina? Qual è il tuo preferito? Raccontami la tua esperienza nei commenti, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensi. Grazie per aver letto il mio articolo, e alla prossima!