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L’Angolo del Vitigno: ep. #27 – Gaglioppo: il vino rosso più tipico della Calabria

Se ti piace il vino rosso, forse conosci già il Gaglioppo, uno dei vini più diffusi e apprezzati della Calabria. Ma sai da dove viene questo vino? Quali sono le sue caratteristiche? Come si produce? E con cosa si abbina? In questo articolo ti svelerò tutto quello che c’è da sapere sul Gaglioppo, un vino che ha una storia antica e una qualità eccellente. Ti farò scoprire la sua origine, il suo vitigno, le sue zone di produzione, le sue denominazioni di origine, i suoi profumi e sapori, i suoi metodi di vinificazione e i suoi abbinamenti gastronomici. Spero che questo articolo ti piaccia e ti incuriosisca, e che ti invogli a provare o a riscoprire questo vino calabrese. Se hai domande, curiosità o esperienze da condividere, lascia un commento alla fine dell’articolo. Buona lettura!

Il Gaglioppo è un vitigno a bacca nera autoctono della Calabria, di probabile origine greca, con il quale si pensa si producesse il Krimisa, il vino che veniva offerto come premio ai vincitori degli antichi Giochi Olimpici, e poi diffusosi prevalentemente nelle aree costiere della regione. Il Gaglioppo è un incrocio naturale tra il Sangiovese ed il Mantonico Bianco, un altro vitigno autoctono calabrese, ed è la varietà più diffusa in Calabria, che troviamo in tutti i vini rossi DOC della regione, il più significativo dei quali è il Cirò rosso. Il Gaglioppo, insieme al Greco Bianco e al Mantonico, rappresenta una delle espressioni più autentiche dell’enologia calabrese, che affonda le sue radici nella storia antica della Magna Grecia. Il nome Gaglioppo deriva dal dialetto locale, e significa “pugno chiuso”, per via della compattezza del grappolo. Il Gaglioppo è un vitigno nobile e selvaggio, molto acido, ricco di polifenoli e povero di antociani, richiede temperature alte e poca umidità. Vinificato in purezza può dar vita a vini che durano oltre 50 anni.

Le caratteristiche del vitigno Gaglioppo

Il Gaglioppo è un vitigno di buon vigore e produttività, con un ciclo vegetativo piuttosto lungo e una maturazione medio-tardiva. Produce grappoli dalla forma conica, con una notevole varietà morfologica tra i vari biotipi. Gli acini sono piccoli, con buccia abbastanza spessa e pruinosa, di colore nero-violaceo. Il Gaglioppo resiste bene alla siccità e alle gelate e cresce bene anche in zone costiere dove la salinità del terreno è molto elevata. E’ però molto sensibile ad avversità come la peronospora e l’oidio, che possono comprometterne la sua stessa sopravvivenza. La forma di allevamento tradizionale del Gaglioppo è ad alberello o palmetta.

Le zone di produzione del Gaglioppo

Il Gaglioppo si coltiva principalmente in Calabria, dove occupa una superficie di circa 6000 ettari. La zona di produzione del Cirò DOC comprende 27 comuni delle province di Crotone e Catanzaro, situati tra il fiume Neto e il mar Ionio. Si tratta di un’area collinare, caratterizzata da un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e secche. Il terreno è prevalentemente sabbioso, con presenza di argilla e calcare. Il Gaglioppo si coltiva anche in altre zone della Calabria, come la provincia di Cosenza, dove dà vita a vini come il Savuto DOC, lo Scavigna DOC, il Terre di Cosenza DOC e il Pollino DOC.

Le denominazioni di origine del Gaglioppo

Il Gaglioppo è il vitigno principale del Cirò DOC, che prevede cinque tipologie di vino: rosso, rosso classico, rosso riserva, rosato e bianco.

Il Cirò rosso, rosso classico e rosso riserva devono essere ottenuti da uve Gaglioppo al 95% minimo, con la possibilità di aggiungere fino al 5% di altri vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione in Calabria. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo varia dal 12,5% per il rosso e il rosato al 13% per il rosso classico e il rosso riserva. Il rosso riserva deve invecchiare almeno due anni prima dell’immissione al consumo.

Il Cirò bianco deve essere ottenuto da uve Greco Bianco al 90% minimo, con la possibilità di aggiungere fino al 10% di altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione in Calabria. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è del 11%.

Il Gaglioppo è presente anche in altre denominazioni di origine della Calabria, come il Bivongi DOC, il Lamezia DOC, il Melissa DOC, il Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto DOC e il Val di Neto IGT.

Le caratteristiche organolettiche del Gaglioppo

Il Gaglioppo è un vino rosso che può assumere sfumature diverse a seconda della tipologia e della zona di produzione. In generale, ha un colore rosso rubino con sottili riflessi granati. L’odore è caratteristico del vitigno, con note di frutta rossa matura, di ciliegie e marasche, accompagnate da profumi floreali di violetta e speziati di liquirizia. Il sapore è strutturato, con un tannino quasi vellutato e un finale molto persistente. Il Gaglioppo è un vino che può essere bevuto giovane, ma che può anche migliorare con l’invecchiamento, soprattutto nella versione riserva.

Gli stili di produzione del Gaglioppo

Il Gaglioppo è un vino che si presta a diversi stili di produzione, che ne esaltano le potenzialità e la versatilità. Il metodo più tradizionale è quello di vinificare le uve in rosso, cioè con contatto con le bucce, per ottenere un vino fermo, rosso o rosato. Alcuni produttori, invece, sperimentano la vinificazione in bianco, cioè senza contatto con le bucce, per ottenere un vino bianco, più leggero e fresco. Un altro metodo è quello di appassire le uve su graticci o in pianta, per concentrare gli zuccheri e gli aromi, e ottenere un vino passito, dolce e corposo. Infine, alcuni produttori realizzano anche un vino spumante, ottenuto con il metodo classico o il metodo Charmat, per conferire al vino freschezza e vivacità.

Gli abbinamenti gastronomici del Gaglioppo

Il Gaglioppo è un vino che si accompagna bene a diversi piatti della cucina calabrese e italiana, a seconda della tipologia e della struttura.

Il Gaglioppo rosso e rosso classico si abbina bene a piatti di carne, come l’agnello alla brace, il capretto al forno, il maiale in agrodolce, ma anche a formaggi stagionati, come il pecorino crotonese, il caciocavallo silano, il provolone del Monaco.

Il Gaglioppo rosso riserva si sposa bene con piatti più elaborati, come il baccalà alla calabrese, il coniglio alla cacciatora, il brasato al vino rosso, ma anche con cioccolato fondente e dolci speziati.

Il Gaglioppo rosato si adatta bene a piatti di pesce, come il pesce spada alla ghiotta, le alici fritte, le cozze gratinate, ma anche a insalate, verdure e pizza.

Il Gaglioppo bianco si accompagna bene a piatti leggeri, come il riso e patate, la pasta al pesto, le frittate, le polpette di melanzane, ma anche a frutta fresca e dolci alla crema.

Il Gaglioppo passito è un vino da dessert, da gustare con dolci secchi, come i mostaccioli, i susumelli, i torroncini, o con formaggi erborinati, come il gorgonzola, il roquefort, il blue cheese.

Il Gaglioppo spumante è un vino da aperitivo, da abbinare a stuzzichini salati, come i taralli, le olive, i crostini, o a frutti di mare, come le ostriche, i gamberi, i calamari.

Conclusione

Il Gaglioppo è un vino rosso che racconta la storia, la cultura e la tradizione della Calabria, una terra ricca di bellezze naturali e di sapori intensi. È un vino che sa sorprendere per la sua varietà, la sua personalità e la sua qualità. Se non lo conosci ancora, ti consiglio di provarlo, magari in una delle tante cantine che lo producono con passione e competenza. Se lo conosci già, ti invito a riscoprirlo, magari in una delle sue diverse tipologie, che ti faranno apprezzare le sue sfumature e le sue potenzialità. E se hai voglia di condividere la tua opinione, la tua curiosità o la tua esperienza con questo vino, lascia un commento qui sotto. Ti aspetto!

Foto: https://www.viviilvino.it/vitigni/gaglioppo/

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