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L’Angolo del Vitigno: ep. #23 – Il Grillo: il vitigno bianco più interessante della Sicilia

Ti sei mai chiesto cosa c’è dietro un bicchiere di vino bianco siciliano? Quali sono le uve che lo compongono, da dove provengono, come vengono coltivate e trasformate? Se sei curioso di scoprire il mondo del vino siciliano, in questo articolo ti parlerò della storia, delle caratteristiche ampelografiche, delle zone di vocazione, delle denominazioni di origine collegate, delle caratteristiche organolettiche, degli stili di produzione dei vini e degli abbinamenti migliori con il cibo di uno dei vitigni più rappresentativi e versatili dell’isola: il Grillo. Spero che ti piaccia e che ti sia utile. Buona lettura!

Il Grillo è un vitigno a bacca bianca che ha origini pugliesi, ma che si è diffuso in Sicilia dopo la fillossera, una malattia che distrusse gran parte dei vigneti europei alla fine dell’Ottocento. Il Grillo fu scelto per la sua resistenza alle avversità climatiche e per la sua capacità di produrre vini di alta gradazione alcolica, ideali per la produzione del Marsala, il famoso vino liquoroso siciliano. Il Grillo è infatti uno dei vitigni principali del Marsala DOC, insieme all’Inzolia e al Catarratto.

Ma il Grillo non è solo Marsala. Negli ultimi anni, grazie alla ricerca e alla sperimentazione, il Grillo ha dimostrato di poter dare vini di grande qualità e personalità, vinificati in purezza o in uvaggio con altre varietà. Il Grillo è un vitigno che si adatta ai diversi terroir siciliani, dalle zone costiere a quelle collinari, dalle aree vulcaniche a quelle calcaree. Il Grillo è inoltre un vitigno che può esprimere diverse sfumature e stili di vino, dallo spumante al passito, dal frizzante al fermo, dal leggero al strutturato.

Caratteristiche ampelografiche del Grillo

Il Grillo è un vitigno vigoroso e produttivo, che ha bisogno di una potatura corta e di una gestione attenta della vigna. La sua foglia è media, orbicolare, pentagonale, intera o pentalobata. Il grappolo è conico, alato e mediamente compatto. Gli acini sono medi, sferici, di colore giallo-verdognolo con sfumature rossastre a maturazione. La buccia è spessa e pruinosa.

Il Grillo è un vitigno che resiste bene al caldo, alla siccità, agli sbalzi termici e alla peronospora. L’unico nemico del Grillo è l’oidio, una malattia fungina che può compromettere la qualità delle uve.

Zone di vocazione e denominazioni di origine del Grillo

Il Grillo è un vitigno tipico della Sicilia occidentale, dove trova la sua massima espressione nella zona di Marsala, in provincia di Trapani. Qui il Grillo beneficia di un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e ventilate, e di un suolo sabbioso e calcareo, ricco di sali minerali.

Il Grillo è presente anche in altre province siciliane, come Palermo, Agrigento e Messina, dove contribuisce alla produzione di diversi vini DOC, come Alcamo, Delia Nivolelli, Erice, Mamertino di Milazzo, Menfi, Monreale, Salaparuta e Sicilia.

Caratteristiche organolettiche del Grillo

Il Grillo è un vitigno che può dare vini molto diversi tra loro, a seconda delle tecniche di vinificazione e dell’influenza del territorio. In generale, i vini ottenuti dal Grillo hanno un colore giallo paglierino chiaro e luminoso, con riflessi verdognoli o dorati. Al naso, i profumi sono fruttati e floreali, con note di agrumi, frutta esotica, fiori di campo, zagara, miele e salvia. In bocca, i vini sono freschi, sapidi, minerali, con una buona struttura e persistenza.

Il Grillo può essere vinificato in diversi modi, dando origine a vini di diverso stile e carattere. Alcuni esempi sono:

  • Spumante: il Grillo può essere utilizzato per produrre spumanti metodo classico o charmat, con una spuma fine e persistente, un perlage vivace e un aroma delicato e fruttato.
  • Passito: il Grillo può essere sottoposto a un’appassimento delle uve, sia in pianta che in fruttaio, per concentrare gli zuccheri e gli aromi. Il risultato è un vino dolce, intenso, complesso, con note di frutta secca, candita, marmellata e spezie.
  • Frizzante: il Grillo può essere vinificato in modo da conservare una leggera effervescenza naturale, ottenuta con una breve rifermentazione in bottiglia. Il vino è fresco, vivace, aromatico, con una spuma evanescente e un gusto secco o amabile.
  • Fermo: il Grillo può essere vinificato in purezza o in uvaggio con altre varietà, con o senza l’uso del legno, con o senza la macerazione sulle bucce. Il vino è fresco, sapido, minerale, con una buona struttura e persistenza. A seconda delle tecniche usate, il vino può essere più o meno aromatico, più o meno complesso, più o meno longevo.

Stili di produzione dei vini a base di Grillo

Il Grillo è un vitigno che può esprimere diverse sfumature e stili di vino, a seconda delle tecniche di vinificazione e dell’influenza del territorio. Alcuni esempi di produttori che hanno saputo valorizzare il Grillo sono:

  • Marco De Bartoli: uno dei pionieri del Grillo e del Marsala, che ha saputo reinterpretare il vitigno in chiave moderna e qualitativa, producendo vini di grande personalità e carattere, come il Vecchio Samperi, il Grappoli del Grillo e il Pietra Nera.
  • Donnafugata: una delle aziende più prestigiose della Sicilia, che ha fatto del Grillo uno dei suoi vitigni simbolo, producendo vini eleganti e raffinati, come il SurSur, il Lumera e il Ben Ryé.
  • Planeta: una delle aziende più innovative e dinamiche della Sicilia, che ha sperimentato il Grillo in diversi terroir dell’isola, dando vita a vini diversi e distintivi, come il La Segreta, il Plumbago e il Cometa.

Abbinamenti migliori con il cibo del Grillo

Il Grillo è un vitigno che si abbina bene con il cibo, grazie alla sua freschezza, sapidità e mineralità. In particolare, il Grillo si sposa bene con i piatti a base di pesce, sia crudo che cotto, come il sushi, il carpaccio, le tartare, le insalate, le fritture, le grigliate, le zuppe e i risotti. Il Grillo si accompagna anche bene con i formaggi freschi e stagionati, con le verdure, con le carni bianche e con i piatti esotici e speziati.

Alcuni esempi di abbinamenti sono:

  • Grillo spumante con ostriche, capesante, gamberi, salmone, caviale, finger food.
  • Grillo passito con formaggi erborinati, dolci a base di frutta secca, crostate, cannoli, cassata.
  • Grillo frizzante con antipasti di mare, insalate di polpo, cozze, alici, pizza, focaccia.
  • Grillo fermo con spaghetti alle vongole, risotto ai frutti di mare, pesce spada alla siciliana, pollo al curry, cous cous di verdure.
  • Grillo in purezza con caponata, parmigiana di melanzane, pasta alla norma, arancini, panelle, cassata.

Il Grillo è un vitigno bianco siciliano che merita di essere conosciuto e apprezzato, per la sua storia, la sua versatilità e la sua qualità. Può dare vini di diversi stili e caratteri, che riflettono il territorio e la personalità dei produttori. Inoltre è un vino che si abbina bene con il cibo, soprattutto con i piatti a base di pesce e di verdure. Insomma, il Grillo è un vino che ti fa viaggiare con la mente e con il palato, alla scoperta della Sicilia e delle sue bellezze.

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e che ti abbia fatto venire voglia di provare il Grillo. Se hai già assaggiato questo vino, raccontami la tua esperienza nei commenti. Se invece non lo hai ancora provato, ti consiglio di farlo al più presto. Ti assicuro che non te ne pentirai!

Nel’immagine di copertina un vigneto coltivato ad uva Grillo (https://www.scorcidivino.it/grillo/)

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