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L’Angolo del Vitigno: ep. #22 – Il Catarratto Bianco Comune: il vitigno siciliano che conquista il palato

Se siete appassionati di vino o semplicemente curiosi di scoprire nuovi sapori, non potete perdervi questo articolo dedicato al Catarratto Bianco Comune, uno dei vitigni più antichi e diffusi della Sicilia. In queste righe vi racconteremo la sua storia, le sue caratteristiche, le zone di produzione, le denominazioni di origine, i vini che ne derivano e gli abbinamenti gastronomici più indicati. Il tutto con un linguaggio semplice e chiaro, adatto anche a chi non è esperto di enologia. Pronti a partire? Allora seguiteci in questo viaggio alla scoperta del Catarratto Bianco Comune, il vitigno siciliano che conquista il palato.

La storia del Catarratto Bianco Comune

Il Catarratto Bianco Comune è un vitigno autoctono della Sicilia, dove è presente da secoli. Il suo nome deriva dall’espressione siciliana “catarrattu”, che significa “abbondante flusso”, proprio a causa della sua elevata produttività, il che lo rende uno dei vitigni più coltivati dell’isola. Si tratta di una varietà molto antica, che secondo alcuni studi genetici affermerebbero essere il progenitore della Garganega, il vitigno principale del Soave, e avrebbe dato origine al Grillo, un altro vitigno siciliano, attraverso un incrocio naturale con il Moscato di Alessandria. Inoltre, il Catarratto Bianco Comune avrebbe parentele con molti altri vitigni italiani, come l’Albana, il Susumaniello, il Mostosa e il Trebbiano Toscano.

Il Catarratto Bianco Comune ha conosciuto una grande fortuna nella seconda metà del Novecento, grazie alla sua capacità di adattarsi a diversi terreni e climi, e alla sua resistenza a parassiti e malattie. È stato infatti impiegato sia per la produzione di vini da tavola, sia per la produzione del Marsala, il famoso vino liquoroso siciliano. Tuttavia, alla fine del secolo, il Catarratto Bianco Comune ha subito una riduzione della sua superficie coltivata, a favore di vitigni internazionali più richiesti dal mercato, come lo Chardonnay ed il Sauvignon Blanc. Nonostante questo, il Catarratto Bianco Comune resta il primo vitigno bianco coltivato in Sicilia e il secondo in Italia dopo il Trebbiano Toscano, con circa 26 mila ettari di vigneto.

Le caratteristiche ampelografiche del Catarratto Bianco Comune

Il Catarratto Bianco Comune è un vitigno a bacca bianca, che si distingue dalle altre due varietà di Catarratto, il Bianco Lucido e il Bianco Extra Lucido, per la sua buccia più spessa e pruinosa, e per il suo potenziale alcolico maggiore. Il Catarratto Bianco Comune ha una buona vigoria e una produttività costante, ma può soffrire di acinellatura e colatura, fenomeni che riducono la quantità e la qualità delle uve. Il periodo di maturazione è medio, e avviene tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.

Il Catarratto Bianco Comune ha una foglia media, pentagonale, pentalobata, con seno peziolare aperto a lira o a V. Il grappolo è medio-lungo, cilindrico o conico, alato, da medio a compatto e ricorda molto quello della Garganega. L’acino è da medio-piccolo a piccolo, ellittico o sferico, con buccia pruinosa, spessa, di colore verde-grigio tendente al rosa nella parte esposta al sole.

Le zone di vocazione del Catarratto Bianco Comune

Il Catarratto Bianco Comune è un vitigno tipicamente siciliano, che trova la sua massima espressione nella parte occidentale dell’isola, in particolare nelle province di Trapani, Palermo e Agrigento. Il Catarratto Bianco Comune si adatta bene a diversi tipi di terreno, da quelli calcarei a quelli argillosi, da quelli sabbiosi a quelli vulcanici. Predilige però i terreni collinari e montani, dove può beneficiare di una maggiore escursione termica tra il giorno e la notte, che favorisce la concentrazione degli aromi e degli acidi. Il Catarratto Bianco Comune si coltiva prevalentemente con il sistema della controspalliera, con potatura Guyot o corta.

Le denominazioni di origine del Catarratto Bianco Comune

Il Catarratto Bianco Comune è un vitigno che rientra in diverse denominazioni di origine controllata (DOC) e indicazioni geografiche tipiche (IGT) della Sicilia, sia come varietà principale che come varietà accessoria. Tra le DOC più importanti ricordiamo:

  • Alcamo DOC: prevede un minimo dell’85% di Catarratto Bianco Comune, che può essere vinificato in purezza o in uvaggio con altre varietà bianche siciliane, come il Grillo, l’Inzolia e il Grecanico. Il vino Alcamo DOC si produce nella zona collinare tra le province di Trapani e Palermo, ed è un vino dal colore giallo paglierino, dal profumo delicato e fruttato, dal sapore secco, fresco e armonico.
  • Contea di Sclafani DOC: prevede un minimo dell’85% di Catarratto Bianco Comune, che può essere vinificato in purezza o in uvaggio con altre varietà bianche siciliane o internazionali. Il vino Contea di Sclafani DOC si produce nella zona collinare tra le province di Palermo, Agrigento e Caltanissetta, ed è un vino dal colore giallo paglierino, dal profumo fruttato e floreale, dal sapore secco, fresco e sapido.
  • Etna DOC: prevede un massimo del 40% di Catarratto Bianco Comune, che deve essere abbinato ad almeno il 60% di Carricante, una varietà autoctona dell’Etna. Il vino Etna DOC si produce nella zona vulcanica tra le province di Catania e Messina, ed è un vino dal colore giallo paglierino, dal profumo intenso e minerale, dal sapore secco, fresco e persistente.
  • Marsala DOC: prevede dallo 0 al 100% di Catarratto Bianco Comune, che può essere vinificato in purezza o in uvaggio con altre varietà bianche siciliane, come il Grillo e l’Inzolia. Il vino Marsala DOC si produce nella zona costiera della provincia di Trapani, ed è un vino liquoroso, ottenuto con l’aggiunta di alcol, mosto cotto e mistella. Il Marsala DOC può essere di diversi tipi, a seconda del colore, del grado zuccherino e dell’invecchiamento ed è un vino dal colore che varia dal giallo oro all’ambra, dal profumo intenso e complesso, dal sapore dolce o secco, caldo e vellutato.
  • Salaparuta DOC: prevede un minimo dell’85% di Catarratto Bianco Comune, che può essere vinificato in purezza o in uvaggio con altre varietà bianche siciliane o internazionali. Il vino Salaparuta DOC si produce nella zona collinare della provincia di Trapani, ed è un vino dal colore giallo paglierino, dal profumo fruttato e floreale, dal sapore secco, fresco e armonico.

Tra le IGT più note ricordiamo:

  • Sicilia IGT e Terre Siciliane IGT: prevedono dallo 0 al 100% di Catarratto Bianco Comune, vengono vinificati in purezza o in uvaggio con altre varietà bianche siciliane o internazionali e si producono in tutta la regione.
  • Valle del Belice IGT: prevede dallo 0 al 100% di Catarratto Bianco Comune, viene in purezza o in uvaggio con altre varietà bianche siciliane o internazionali e si produce nella zona occidentale della provincia di Trapani.
  • Valle dello Jato IGT: prevede dallo 0 al 100% di Catarratto Bianco Comune, viene vinificato in purezza o in uvaggio con altre varietà bianche siciliane o internazionali e si produce nella zona centrale della provincia di Palermo.
  • Valle di Mazara IGT: prevede dallo 0 al 100% di Catarratto Bianco Comune, viene vinificato in purezza o in uvaggio con altre varietà bianche siciliane o internazionali e si produce nella zona sud-occidentale della Sicilia.

Gli stili di produzione dei vini da Catarratto Bianco Comune

Il Catarratto Bianco Comune è un vitigno versatile, che può essere vinificato in diversi stili, a seconda delle tecniche di vinificazione e dell’obiettivo del produttore. Tra gli stili più comuni troviamo:

  • Vini bianchi giovani e freschi: sono vini ottenuti da una vinificazione in acciaio, con una breve macerazione a freddo delle uve e una fermentazione a temperatura controllata. Sono vini da bere entro un anno dalla vendemmia, che esprimono al meglio la freschezza e la fragranza del vitigno. Sono vini ideali per l’aperitivo o per accompagnare piatti leggeri e delicati.
  • Vini bianchi maturi e strutturati: sono vini ottenuti da una vinificazione in legno, con una macerazione più lunga delle uve e una fermentazione in barrique o in tonneau. Sono vini che subiscono anche una maturazione in bottiglia, che può durare da uno a tre anni. Sono vini che acquisiscono complessità e rotondità, con note di vaniglia, burro e spezie. Sono vini adatti a piatti più ricchi e saporiti, come carni bianche, formaggi stagionati e risotti.
  • Vini bianchi passiti: sono vini ottenuti da una parziale appassimento delle uve, che avviene in pianta o in fruttaio. Sono vini che fermentano in acciaio o in legno, e che raggiungono un elevato grado zuccherino. Sono vini dolci e intensi, con note di miele, frutta secca e candita. Sono vini da dessert, che si abbinano bene a dolci secchi, pasticceria e formaggi erborinati.

Gli abbinamenti migliori con il cibo per i vini da Catarratto Bianco Comune

Come detto poco sopra, il Catarratto Bianco Comune è un vitigno che dà origine a vini bianchi di diverso stile e carattere, per cui essi si prestano a diversi abbinamenti con il cibo. In generale, possiamo seguire queste regole:

  • Vini bianchi giovani e freschi: si abbinano bene a piatti leggeri e delicati, come antipasti di pesce, insalate, verdure, pasta con sughi di verdure o di pesce, pesce al forno o alla griglia, formaggi freschi e caprini.
  • Vini bianchi maturi e strutturati: si abbinano bene a piatti più ricchi e saporiti, come carni bianche, arrosti, stufati, formaggi stagionati e piccanti, risotti con funghi, tartufi o salsiccia, pasta al forno con besciamella o ragù bianco, zuppe di legumi o di cereali.
  • Vini bianchi passiti: si abbinano bene a dolci secchi, come biscotti, cantucci, amaretti, torroni, pasticceria secca, ma anche a formaggi erborinati, come il gorgonzola, il roquefort o lo stilton.

Concludendo, in questo articolo abbiamo scoperto il Catarratto Bianco Comune, il vitigno siciliano che conquista il palato con i suoi vini bianchi di diverso stile e carattere. Abbiamo ripercorso la sua storia, le sue caratteristiche, le sue zone di produzione, le sue denominazioni di origine, i suoi stili di vinificazione e i suoi abbinamenti gastronomici. Speriamo di avervi fatto venire voglia di provare questo vitigno, che rappresenta una delle eccellenze enologiche della Sicilia. Se avete già assaggiato un vino da Catarratto Bianco Comune, oppure se avete voglia di raccontarci un’esperienza con questo vino, fateci sapere cosa ne pensate, lasciando un commento qui sotto, oppure scriveteci una mail. Saremo felici di leggervi e di condividere le vostre impressioni. Grazie per averci seguito in questo viaggio alla scoperta del Catarratto Bianco Comune, il vitigno siciliano che conquista il palato. Alla prossima! 😊

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