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La Spagna e i suoi vini: un viaggio tra storia, territorio, vitigni e abbinamenti

La Spagna è terra di vini, di storia e di cultura. Un paese che offre una grande varietà di vitigni, di stili e di territori, che si riflettono nei suoi vini, apprezzati in tutto il mondo. In questo articolo, che non pretende in alcun modo di essere esaustivo, ma il cui proposito è quello di dare uno sguardo generale d’insieme senza approfondire oltre un certo livello, vi proponiamo un viaggio alla scoperta della Spagna e delle sue eccellenze vitivinicole, dalle origini antiche alle ultime tendenze, passando per le regioni vinicole più importanti, i vitigni autoctoni e gli abbinamenti gastronomici più adatti. Siete pronti a partire?

La storia del vino spagnolo

La viticoltura in Spagna ha origini molto antiche, che risalgono al periodo dei Fenici, antico popolo di abilissimi navigatori, originario delle coste asiatiche del Mediterraneo, là dove ora si trova il Libano, che introdusse la vite nella penisola iberica nel VIII secolo a.C. Successivamente furono i Romani a diffondere la coltivazione e il consumo del vino in tutto il territorio, come testimoniano le numerose opere letterarie e archeologiche che ne parlano. Il vino spagnolo veniva esportato in altre province dell’impero, come la Francia, l’Inghilterra e la Germania, e veniva apprezzato per la sua qualità e varietà.

Con la caduta dell’impero romano e l’invasione dei Visigoti, la viticoltura subì un declino, ma non si estinse del tutto. Anche durante la dominazione araba, che durò dall’VIII al XIII secolo, la produzione del vino non si fermò, nonostante il divieto imposto dalla religione islamica. Infatti il vino veniva prodotto ed utilizzato per scopi medicinali, industriali e religiosi dai cristiani e dagli ebrei che vivevano sotto il dominio musulmano.

La rinascita della viticoltura spagnola avvenne con la Reconquista cristiana, che portò un nuovo impulso all’agricoltura e al commercio. Il vino spagnolo tornò a essere esportato in Europa e nel Nuovo Mondo, dove i primi vigneti vennero impiantati nelle colonie. Tra i vini più famosi e richiesti, vi era lo Jerez (o Sherry), un vino liquoroso prodotto nella regione dell’Andalusia, che divenne il preferito della corte inglese e di molti altri paesi.

Nel XIX secolo la viticoltura spagnola dovette affrontare due gravi crisi: la guerra d’indipendenza contro la Francia, che portò alla distruzione di molti vigneti, e la fillossera, un parassita che decimò le viti in tutta Europa. Per contrastare la fillossera i viticoltori spagnoli dovettero innestare le loro viti su portainnesti americani resistenti, ma questo comportò anche la perdita di alcune varietà autoctone.

Nel XX secolo la viticoltura spagnola visse alti e bassi, a seconda delle vicende politiche, economiche e sociali del paese. La guerra civile, la dittatura di Franco, l’isolamento internazionale e la crisi del mercato interno furono alcuni dei fattori che ostacolarono lo sviluppo del settore. Tuttavia, a partire dagli anni ’60, si assistette a una progressiva modernizzazione delle tecniche di coltivazione e vinificazione, che portò a una maggiore qualità e diversificazione dei vini spagnoli. L’ingresso nella Comunità Europea nel 1986 favorì anche l’apertura dei mercati esteri e la promozione dell’immagine del vino spagnolo nel mondo.

Oggi la Spagna è il terzo produttore di vino al mondo, dopo la Francia e l’Italia, ed il primo per superficie vitata, con oltre un milione di ettari. La Spagna produce una vasta gamma di vini, che spaziano dai rossi corposi e invecchiati ai bianchi freschi e aromatici, dagli spumanti eleganti e raffinati ai vini liquorosi dolci e intensi. La Spagna vanta anche una ricca varietà di vitigni autoctoni, che rappresentano oltre l’85% delle viti coltivate, e che conferiscono ai vini spagnoli una personalità ed un carattere unici.

Il clima e le regioni vinicole spagnole

La Spagna presenta un clima molto differenziato, che dipende dalla posizione geografica, dall’altitudine, dalla vicinanza al mare e dalla presenza di catene montuose. In generale, si possono distinguere quattro zone climatiche principali:

  • La zona atlantica, che comprende la Galizia, le Asturie, la Cantabria, il Paese Basco e parte della Castiglia e León. Questa zona ha un clima oceanico, con temperature miti, piovosità abbondante e scarsa escursione termica. I vini prodotti in questa zona sono prevalentemente bianchi, freschi, fruttati e minerali, come quelli a base di Albariño, Verdejo, Godello e Txakoli.
  • La zona mediterranea, che comprende la Catalogna, la Comunità Valenciana, le Isole Baleari, la Murcia e parte dell’Andalusia. Questa zona ha un clima mediterraneo, con temperature calde, piovosità scarsa e irregolare e forte escursione termica. I vini prodotti in questa zona sono vari, ma spiccano i rossi potenti e strutturati, come quelli a base di Garnacha, Cariñena, Monastrell e Bobal, e gli spumanti eleganti e raffinati, come il Cava.
  • La zona continentale, che comprende la Meseta centrale, dove si trovano Madrid, la Castiglia-La Mancha e l’Aragona. Questa zona ha un clima continentale, con temperature estreme, inverni freddi e lunghi, estati calde e secche e forte escursione termica. I vini prodotti in questa zona sono prevalentemente rossi, intensi e complessi, come quelli a base di Tempranillo, Garnacha, Graciano e Mazuelo, ma anche bianchi aromatici e sapidi, come quelli a base di Airén, Macabeo e Malvar.
  • La zona subtropicale, che comprende le Isole Canarie e parte dell’Andalusia. Questa zona ha un clima subtropicale, con temperature calde e stabili, piovosità scarsa e umidità elevata. I vini prodotti in questa zona sono soprattutto vini liquorosi, dolci e intensi, come lo Sherry, il Malaga e il Moscatel, ma anche vini bianchi e rossi di grande personalità, come quelli a base di Malvasia, Listán Negro e Tintilla de Rota.

I vitigni e i vini spagnoli

La Spagna vanta una grande varietà di vitigni autoctoni, sia a bacca bianca che a bacca nera. Questi vitigni rendono unici i vini spagnoli, con caratteristiche e sapori distintivi. Di seguito una descrizione dei principali vitigni bianchi e rossi, insieme alle loro particolarità e caratteristiche.

Vitigni spagnoli a bacca bianca

I vitigni spagnoli a bacca bianca sono noti per la loro freschezza e complessità aromatica. Alcuni dei più rinomati vitigni bianchi spagnoli includono:

  • Airén: Questo vitigno è la varietà bianca più coltivata in Spagna, ed è particolarmente diffuso nella regione di La Mancha. Produce vini bianchi secchi, leggeri e neutri, spesso usati per la distillazione o per il taglio con altri vini. Può anche dare vini bianchi fruttati e floreali, se vinificato con cura e a basse rese.
  • Albariño: Originario della regione della Galizia, questo vitigno produce vini bianchi fruttati e aromatici, spesso accompagnati da una mineralità distintiva. I vini a base di Albariño sono tra i più apprezzati e richiesti in Spagna e all’estero, e si abbinano perfettamente con i frutti di mare e i pesci della cucina galiziana.
  • Macabeo: Conosciuto anche come Viura, questo vitigno è comunemente utilizzato nella produzione di spumanti e vini bianchi secchi in regioni come la Catalogna, l’Aragona e la Rioja. Produce vini bianchi secchi, freschi e delicati, con note floreali e fruttate. È anche uno dei vitigni principali usati per la produzione del Cava, lo spumante spagnolo per eccellenza.
  • Verdejo: Originario della regione di Rueda, questo vitigno produce vini bianchi secchi, freschi e aromatici, con note erbacee, agrumate e minerali. I vini a base di Verdejo sono tra i più apprezzati e consumati in Spagna, e si abbinano bene con antipasti, insalate, pesce e formaggi freschi.
  • Godello: Questo vitigno è tipico della regione della Galizia, dove produce vini bianchi secchi, corposi e complessi, con note fruttate, floreali e minerali. I vini a base di Godello sono tra i più espressivi e raffinati della Spagna, e si abbinano bene con piatti di pesce, carne bianca e formaggi stagionati.
  • Malvasia: Questo vitigno ha origini greche, ma è diffuso in diverse regioni della Spagna, come le Isole Canarie, la Catalogna, la Rioja e la Valencia. Produce vini bianchi secchi, dolci o liquorosi, a seconda dello stile di vinificazione. I vini a base di Malvasia hanno note fruttate, floreali e speziate, e si abbinano bene con dessert, formaggi erborinati e foie gras.

Vitigni spagnoli a bacca nera

I vitigni spagnoli a bacca nera sono noti per la loro intensità e struttura. Alcuni dei più rinomati vitigni neri spagnoli includono:

  • Tempranillo: Questo vitigno è la varietà nera più coltivata in Spagna, ed è particolarmente diffuso nella regione della Rioja, dove produce vini rossi invecchiati e complessi, con note di frutta rossa, spezie, cuoio e tabacco. Il Tempranillo è anche usato in altre regioni, come la Ribera del Duero, la Toro e la Navarra, dove produce vini rossi potenti e strutturati, con note di frutta nera, liquirizia e cioccolato. Il Tempranillo si abbina bene con carni rosse, selvaggina, stufati e formaggi stagionati.
  • Garnacha: Questo vitigno ha origini francesi, ma è molto diffuso in Spagna, soprattutto nella regione dell’Aragona, dove produce vini rossi fruttati e speziati, con note di ciliegia, lampone, pepe e cannella. La Garnacha è anche usata per la produzione di vini rosati, freschi e aromatici, e di vini dolci, come il Banyuls. La Garnacha si abbina bene con carni alla griglia, salumi, pizza e paella.
  • Monastrell: Questo vitigno è conosciuto anche come Mourvèdre in Francia, ed è tipico della regione della Murcia, dove produce vini rossi intensi e corposi, con note di frutta nera, prugna, erbe aromatiche e cuoio. Il Monastrell è anche usato in altre regioni, come la Valencia, la Jumilla e la Yecla, dove produce vini rossi potenti e tannici, con note di cioccolato, caffè e tabacco. Il Monastrell si abbina bene con carni brasate, agnello, cacciagione e formaggi piccanti.
  • Bobal: Questo vitigno è originario della regione della Valencia, dove produce vini rossi fruttati e freschi, con note di frutti di bosco, violetta e pepe. Il Bobal è anche usato per la produzione di vini rosati, leggeri e aromatici, e di vini dolci, come il Fondillón. Il Bobal si abbina bene con tapas, risotti, pollo e formaggi freschi.
  • Mencía: Questo vitigno è tipico della regione della Galizia, dove produce vini rossi eleganti e profumati, con note di frutta rossa, fiori, erbe e minerali. Il Mencía è anche usato in altre regioni, come la Bierzo, la Ribeira Sacra e la Valdeorras, dove produce vini rossi freschi e complessi, con note di liquirizia, grafite e terra. Il Mencía si abbina bene con pesce, carne bianca, funghi e formaggi morbidi.

Gli stili di produzione dei vini spagnoli

La Spagna produce una vasta gamma di stili di vini, che spaziano dai vini secchi ai vini dolci, dagli spumanti ai vini liquorosi, dai vini giovani ai vini invecchiati. Di seguito, una descrizione dei principali stili di produzione dei vini spagnoli, insieme alle loro caratteristiche e peculiarità.

Vini secchi

I vini secchi sono quelli che hanno una bassa o nulla presenza di zuccheri residui, e che si distinguono per la loro freschezza e acidità. I vini secchi possono essere bianchi, rossi o rosati, a seconda del colore della buccia delle uve usate. I vini secchi possono essere prodotti con diversi metodi di vinificazione, come la fermentazione in acciaio, in legno o in anfora, e possono essere sottoposti a diversi processi di affinamento, come la fermentazione (o conversione) malolattica, il bâtonnage o l’invecchiamento in bottiglia. Alcuni esempi di vini secchi spagnoli sono:

  • Albariño de Rías Baixas: Un vino bianco secco, fresco e aromatico, prodotto con uve Albariño nella regione della Galizia. Ha note di frutta bianca, agrumi, fiori e minerali, e si abbina bene con frutti di mare, pesce e sushi.
  • Rioja: Un vino rosso secco, invecchiato e complesso, prodotto con uve Tempranillo, Garnacha, Graciano e Mazuelo nella regione della Rioja. Ha note di frutta rossa, spezie, cuoio e tabacco, e si abbina bene con carni rosse, selvaggina, stufati e formaggi stagionati.
  • Rosado de Navarra: Un vino rosato secco, fresco e fruttato, prodotto con uve Garnacha, Tempranillo e Merlot nella regione della Navarra. Ha note di ciliegia, lampone, fiori e pepe, e si abbina bene con carni alla griglia, salumi, pizza e paella.

Vini dolci

I vini dolci sono quelli che hanno una elevata presenza di zuccheri residui, e che si distinguono per la loro dolcezza e morbidezza. Anche i vini dolci possono essere bianchi, rossi o rosati, a seconda del colore della buccia delle uve usate. I vini dolci possono essere prodotti con diversi metodi di vinificazione, come la vendemmia tardiva, l’appassimento, la botrite, la fortificazione o la criomacerazione. Alcuni esempi di vini dolci spagnoli sono:

  • Moscatel de Valencia: Un vino bianco dolce, liquoroso e aromatico, prodotto con uve Moscatel nella regione della Valencia. Ha note di frutta esotica, miele, fiori e spezie, e si abbina bene con dessert, formaggi erborinati e foie gras.
  • Fondillón: Un vino rosso dolce, invecchiato e complesso, prodotto con uve Bobal nella regione della Valencia. Ha note di frutta secca, caramello, caffè e tabacco, e si abbina bene con dessert, formaggi stagionati e sigari.

Spumanti

Gli spumanti sono quelli che hanno una presenza di anidride carbonica, che conferisce loro effervescenza e vivacità. Possono essere bianchi, rossi o rosati. Gli spumanti possono essere prodotti con diversi metodi di spumantizzazione, come il metodo classico, il metodo ancestrale, il metodo Charmat o il metodo transfer. Alcuni esempi di spumanti spagnoli sono:

  • Cava: Lo spumante spagnolo per eccellenza, prodotto con il metodo classico, che prevede una seconda fermentazione in bottiglia. Il Cava può essere bianco o rosato, a seconda delle uve usate, che sono principalmente Macabeo, Parellada, Xarel·lo, Garnacha e Monastrell. Il Cava ha note di frutta bianca, agrumi, fiori e pane tostato, e si abbina bene con antipasti, pesce, carne bianca e dessert.
  • Corpinnat: Un nuovo marchio che identifica gli spumanti prodotti con il metodo classico nella regione del Penedès, con uve provenienti da vigneti ecologici e con un minimo di 18 mesi di affinamento in bottiglia. Il Corpinnat può essere bianco o rosato, a seconda delle uve usate, che sono principalmente Macabeo, Parellada, Xarel·lo, Chardonnay, Pinot Noir e Malvasia. Il Corpinnat ha note di frutta matura, fiori, miele e mandorla, e si abbina bene con piatti elaborati, formaggi stagionati e frutta secca.
  • Txakoli: Uno spumante leggero e frizzante, prodotto con il metodo ancestrale, che prevede una sola fermentazione in bottiglia. Il Txakoli è tipico del Paese Basco, dove viene prodotto con uve Hondarribi Zuri e Hondarribi Beltza. Il Txakoli ha note di frutta verde, erbe, fiori e minerali, e si abbina bene con tapas, pesce, frutti di mare e insalate.
  • Lambrusco: Uno spumante rosso o rosato, prodotto con il metodo Charmat, che prevede una seconda fermentazione in autoclave. Il Lambrusco è originario dell’Italia, ma è anche prodotto in Spagna, soprattutto nella regione della Catalogna. Il Lambrusco ha note di frutta rossa, fiori, liquirizia e pepe, e si abbina bene con salumi, pizza, pasta e carne alla griglia.

Vini liquorosi

I vini liquorosi sono quelli che hanno una elevata gradazione alcolica, ottenuta tramite l’aggiunta di alcol ad un mosto in fermentazione o ad un vino base completamente fermentato. I vini liquorosi possono essere bianchi, rossi o rosati, e possono essere prodotti con diversi metodi di fortificazione, come il solera o il rancio. Alcuni esempi di vini liquorosi spagnoli sono:

  • Sherry: Il vino liquoroso più famoso e prestigioso della Spagna, prodotto con il metodo solera, che prevede un sistema di invecchiamento dinamico in botti di rovere. Lo Sherry può essere bianco o rosso, a seconda del colore delle uve usate, che sono principalmente Palomino, Pedro Ximénez e Moscatel. Lo Sherry ha note di frutta secca, miele, mandorla, noce e salinità, e si abbina bene con tapas, pesce, carne, formaggi e dessert.
  • Malaga: Un vino liquoroso dolce e aromatico, prodotto con il metodo del rancio, che prevede un’ossidazione controllata in botti di rovere. Il Malaga è prodotto con uve Moscatel e Pedro Ximénez nella regione dell’Andalusia. Il Malaga ha note di frutta candita, miele, caramello e spezie, e si abbina bene con dessert, formaggi stagionati e frutta secca.
  • Moscatel de Alicante: Un vino liquoroso dolce e fruttato, anch’esso prodotto con il metodo solera. Il Moscatel de Alicante è prodotto con uve Moscatel nella regione della Valencia. Il Moscatel de Alicante ha note di frutta esotica, fiori, miele e vaniglia, e si abbina bene con dessert, formaggi erborinati e foie gras.

Gli abbinamenti migliori con il cibo

La Spagna è un paese ricco di tradizioni gastronomiche, che variano da regione a regione, e che si basano su ingredienti freschi e di qualità. La cucina spagnola offre una grande varietà di piatti, che spaziano dalle tapas, piccole porzioni di cibo da condividere, alla paella, una pietanza a base di riso e carne o pesce, passando per le tortillas, le frittate di patate e uova, e le croquetas, le polpette fritte di besciamella e carne. La cucina spagnola si sposa perfettamente con i vini spagnoli, che ne esaltano i sapori e le sfumature. Di seguito, alcuni esempi di abbinamenti tra vini e cibi spagnoli, che vi faranno scoprire e apprezzare le delizie di questo paese.

  • Tapas e Cava: un abbinamento classico e versatile, che si adatta a diverse occasioni e gusti. Le tapas sono piccoli bocconi di cibo, che possono essere caldi o freddi, salati o dolci, e che offrono una grande varietà di sapori e consistenze. Il Cava è lo spumante spagnolo per eccellenza, che si distingue per la sua freschezza e eleganza. L’effervescenza e l’acidità del Cava contrastano e puliscono il palato dai sapori delle tapas, creando un equilibrio armonioso e piacevole.
  • Paella e Albariño: un abbinamento regionale e tipico, che esprime la cultura e il territorio della Spagna. La paella è una pietanza a base di riso e carne o pesce, che può essere preparata in diversi modi, a seconda degli ingredienti disponibili. L’Albariño è un vino bianco fruttato e minerale, prodotto nella regione della Galizia. La freschezza e l’aromaticità dell’Albariño accompagnano e valorizzano i sapori della paella, creando un connubio gustoso e raffinato.
  • Tortillas e Rioja: un abbinamento semplice e genuino, che rappresenta la tradizione e la quotidianità della Spagna. La tortilla è una frittata di patate e uova, che può essere arricchita con altri ingredienti, come cipolla, formaggio o prosciutto. Il Rioja è un vino rosso invecchiato e complesso, prodotto nella regione della Rioja. La struttura e l’intensità del Rioja contrastano e bilanciano la morbidezza e la delicatezza della tortilla, creando un contrasto interessante e stimolante.
  • Croquetas e Verdejo: un abbinamento goloso e sfizioso, che soddisfa il palato e lo spirito. Le croquetas sono polpette fritte di besciamella e carne, che possono essere di diversi tipi, come pollo, prosciutto, funghi o formaggio. Il Verdejo è un vino bianco fresco e aromatico, prodotto nella regione di Rueda. La freschezza e l’acidità del Verdejo contrastano e puliscono il palato dal grasso e dal sapore delle croquetas, creando un equilibrio leggero e gradevole.

La Spagna è un paese di vini, di storia e di cultura. Un paese che offre una grande varietà di vitigni, di stili e di territori, che si riflettono nei suoi vini, apprezzati in tutto il mondo. In questo articolo abbiamo visto la storia del vino spagnolo, il clima e le regioni vinicole spagnole, i vitigni e i vini spagnoli, gli stili di produzione dei vini spagnoli e gli abbinamenti migliori con il cibo. Speriamo di avervi fatto scoprire e apprezzare la ricchezza e la diversità del mondo del vino spagnolo, e di avervi invogliato a provare e a degustare i vini di questo paese. Se avete domande, curiosità o esperienze da raccontare sui vini iberici, lasciate un commento qui sotto. Saremo felici di leggervi e di rispondervi. Salute! 🍷

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