L’Angolo del Vitigno: ep. #17 – La Malvasia Bianca di Candia: un vitigno italiano che racconta la storia e la cultura del vino
La Malvasia Bianca di Candia è un vitigno a bacca bianca che fa parte della grande famiglia delle Malvasie, diffuse in tutto il Mediterraneo. Il suo nome deriva da Monemvasia, una cittadina greca dell’isola di Creta, da cui i Veneziani esportavano vini dolci conosciuti come Malvasia. In questo articolo vedremo la storia, le caratteristiche, le zone di produzione, le denominazioni di origine, i vini e gli abbinamenti di questo vitigno.
Storia
La Malvasia Bianca di Candia ha origini antiche e incerte. Si ritiene che sia stata introdotta in Italia dai Veneziani nel XIII secolo, insieme ad altre varietà di Malvasia provenienti dalla Grecia. Il nome Candia deriva dal latino Candia, il nome dell’isola di Creta sotto il dominio veneziano. La Malvasia Bianca di Candia si distingue dalla Malvasia di Candia Aromatica per l’assenza di aromaticità nella bacca. Alcuni autori la chiamano anche Malvasia Rossa, per il colore del germoglio, non della bacca. La Malvasia Bianca di Candia si è diffusa soprattutto nel Lazio e in Emilia Romagna, dove è stata coltivata per secoli e ha dato origine a diversi vini DOC.
Caratteristiche ampelografiche
La Malvasia Bianca di Candia è un vitigno vigoroso e produttivo, che si adatta a diversi terreni e climi, purché caldi. È resistente ai parassiti e alle siccità estive. La foglia è grande, pentagonale, pentalobata o trilobata, con la pagina inferiore aracnoidea e le nervature rosee. Il grappolo è grande, conico, spesso alato, semi-spargolo. L’acino è medio, rotondo, con la buccia poco pruinosa, sottile, consistente e di colore giallo dorato con punteggiature marroni se ben esposto al sole.
Zone di vocazione
La Malvasia Bianca di Candia è coltivata principalmente nel Lazio e in Emilia Romagna, dove entra come componente in diverse DOC. In misura minore è presente anche in Toscana, Umbria, Liguria, Lombardia, Abruzzo e Puglia. Le zone di maggiore vocazione sono i Colli Piacentini e i Castelli Romani.
Denominazioni di origine
La Malvasia Bianca di Candia è ammessa in numerose denominazioni di origine controllata (DOC) e in alcune denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG). Tra queste ricordiamo:
- Cannellino di Frascati DOCG: vino liquoroso ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (50-70%), Trebbiano Toscano (30-50%) e altre uve a bacca bianca (fino al 10%). Il vino deve avere un residuo zuccherino minimo di 80 g/l e un grado alcolico minimo di 16% vol.
- Frascati Superiore DOCG: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (50-70%), Trebbiano Toscano (30-50%) e altre uve a bacca bianca (fino al 10%). Il vino deve avere un grado alcolico minimo di 12% vol.
- Abruzzo DOC: vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Toscano (minimo 85%) e altre uve a bacca bianca (massimo 15%), tra cui la Malvasia Bianca di Candia.
- Bosco Eliceo DOC: vino bianco ottenuto da uve Fortana (minimo 85%) e altre uve a bacca bianca (massimo 15%), tra cui la Malvasia Bianca di Candia.
- Castelli Romani DOC: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (minimo 70%) e altre uve a bacca bianca (massimo 30%).
- Cerveteri DOC: vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Toscano (minimo 50%), Malvasia Bianca di Candia (minimo 30%) e altre uve a bacca bianca (massimo 20%).
- Colli Albani DOC: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (minimo 70%) e altre uve a bacca bianca (massimo 30%).
- Colli di Scandiano e di Canossa DOC: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (minimo 85%) e altre uve a bacca bianca (massimo 15%).
- Colli Lanuvini DOC: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (minimo 70%) e altre uve a bacca bianca (massimo 30%).
- Controguerra DOC: vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Toscano (minimo 50%), Passerina (minimo 15%) e altre uve a bacca bianca (massimo 35%), tra cui la Malvasia Bianca di Candia.
- Frascati DOC: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (50-70%), Trebbiano Toscano (30-50%) e altre uve a bacca bianca (fino al 10%).
- Genazzano DOC: vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Toscano (minimo 50%), Malvasia Bianca di Candia (minimo 30%) e altre uve a bacca bianca (massimo 20%).
- Marino DOC: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (minimo 70%) e altre uve a bacca bianca (massimo 30%).
- Molise DOC: vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Toscano (minimo 85%) e altre uve a bacca bianca (massimo 15%), tra cui la Malvasia Bianca di Candia.
- Montecompatri-Colonna DOC: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (minimo 70%) e altre uve a bacca bianca (massimo 30%).
- San Severo DOC: vino bianco ottenuto da uve Bombino Bianco (minimo 65%), Trebbiano Toscano (minimo 15%) e altre uve a bacca bianca (massimo 20%), tra cui la Malvasia Bianca di Candia.
- Sannio DOC: vino bianco ottenuto da uve Falanghina (minimo 85%) e altre uve a bacca bianca (massimo 15%), tra cui la Malvasia Bianca di Candia.
- Tarquinia DOC: vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Toscano (minimo 50%), Malvasia Bianca di Candia (minimo 30%) e altre uve a bacca bianca (massimo 20%).
- Terra d’Otranto DOC: vino bianco ottenuto da uve Chardonnay, Sauvignon, Pinot Bianco, Riesling Italico, Riesling Renano, Vermentino, Fiano, Greco, Moscato, Malvasia Bianca di Candia, in purezza o in uvaggio, con un minimo del 85% per ciascuna varietà.
- Terre Tollesi DOC: vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Toscano (minimo 85%) e altre uve a bacca bianca (massimo 15%), tra cui la Malvasia Bianca di Candia.
- Valdichiana Toscana DOC: vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca Lunga, Grechetto, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon, Riesling Italico, in purezza o in uvaggio, con un minimo del 85% per ciascuna varietà.
- Velletri DOC: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (minimo 70%) e altre uve a bacca bianca (massimo 30%).
- Vignanello DOC: vino bianco ottenuto da uve Trebbiano Toscano (minimo 50%), Malvasia Bianca di Candia (minimo 30%) e altre uve a bacca bianca (massimo 20%).
- Zagarolo DOC: vino bianco ottenuto da uve Malvasia Bianca di Candia (minimo 70%) e altre uve a bacca bianca (massimo 30%).
Caratteristiche organolettiche
I vini prodotti con la Malvasia Bianca di Candia hanno profili gustativi e aromatici diversi a seconda dello stile di produzione e dell’area geografica. In generale, si possono distinguere due tipi di vini:
- Vini secchi o amabili: sono vini bianchi dal colore giallo paglierino, con riflessi dorati se invecchiati. Al naso si percepiscono profumi di frutta gialla matura, come pesca, albicocca e mela, con note floreali di acacia e glicine. Al palato si confermano le sensazioni fruttate, con una buona acidità e una moderata dolcezza. Sono vini poco strutturati ma piacevoli e armonici, che possono anche evolvere bene con l’invecchiamento. Alcuni esempi di vini secchi o amabili sono il Frascati DOC, il Castelli Romani DOC e il Colli Piacentini DOC.
- Vini dolci o liquorosi: sono vini bianchi dal colore giallo dorato, con riflessi ambrati se passiti. Al naso si percepiscono profumi intensi e complessi di frutta secca, miele, spezie e note balsamiche. Al palato si avverte una forte dolcezza, bilanciata da una buona acidità e da una leggera sapidità. Sono vini strutturati e persistenti, che richiedono un lungo affinamento. Alcuni esempi di vini dolci o liquorosi sono il Cannellino di Frascati DOCG, il Colli Piacentini Malvasia Passito DOC e il Colli di Scandiano e di Canossa Malvasia Passito DOC.
Stili di produzione dei vini
I vini Malvasia Bianca di Candia possono essere prodotti in diversi stili, a seconda delle tecniche di vinificazione adottate dai produttori. In generale si distinguono due stili principali:
- Lo stile secco: prevede una vinificazione in bianco classica, con pressatura soffice delle uve e fermentazione a temperatura controllata in contenitori di acciaio. Il vino viene poi affinato in acciaio o in bottiglia per alcuni mesi prima dell’imbottigliamento. Questo stile dà origine a vini bianchi secchi o amabili, dal colore giallo paglierino, dai profumi fruttati e floreali e dal sapore fresco e armonico.
- Lo stile dolce: prevede una vinificazione in bianco con appassimento parziale o totale delle uve, che possono essere raccolte tardivamente o lasciate appassire su graticci o in cassette. Il vino viene poi affinato in acciaio o in botti di legno per alcuni mesi o anni prima dell’imbottigliamento. Questo stile dà origine a vini bianchi dolci o liquorosi, dal colore giallo dorato, dai profumi intensi e complessi di frutta secca, miele e spezie e dal sapore dolce e persistente.
Abbinamenti gastronomici
La Malvasia Bianca di Candia è un vino versatile che si presta ad accompagnare diversi tipi di cibo, grazie alla sua freschezza e alla sua dolcezza. In particolare si abbina bene con:
- Antipasti di salumi e formaggi, come il prosciutto crudo, il pecorino romano o il caciocavallo.
- Primi piatti a base di pasta fresca o secca, condita con sughi di carne, verdure o formaggi.
- Secondi piatti a base di carni bianche o rosse, arrosto o alla griglia, come il pollo, il maiale o l’agnello.
- Pesce fritto o al forno, come le alici, le sardine o il merluzzo.
- Dolci a base di frutta secca o candita, come i cantucci, i panforte o i torroncini.
Questo è tutto quello che posso dirti sul vitigno Malvasia Bianca di Candia. Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia fatto venire voglia di provare questi vini bianchi, dal sapore mediterraneo e dalla personalità unica. Se hai già assaggiato i vini Malvasia Bianca di Candia, o se vuoi farlo, condividi con me le tue esperienze e le tue impressioni. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi e quali sono i tuoi abbinamenti preferiti. Scrivimi nei commenti o contattami tramite la mia email. Grazie per avermi letto! 😊