L’Angolo del Vitigno ep. #10
Ed eccoci giunti al decimo appuntamento col nostro viaggio saltellante tra i vitigni italiani. Questa settimana infatti si vola tra le vigne della regione Friuli-Venezia Giulia, dove si cela un vero gioiello enologico: il vitigno Picolit. Questo vitigno è noto per la produzione di vini dolci eccezionali ed ha una storia ricca, caratteristiche ampelografiche uniche e denominazioni prestigiose. In questo articolo, esploreremo a fondo la storia, le caratteristiche e le potenzialità del Picolit.
Storia del Picolit: Un Erede di Nobili Tradizioni
La storia del Picolit è una narrazione di tradizione e prestigio. Noto come uno dei più antichi vitigni autoctoni italiani, si ritiene che sia stato coltivato in Friuli fin dall’epoca romana, ma è nel Medioevo che ha raggiunto la massima notorietà, diventando il vino preferito dalla nobiltà europea. La sua fama è legata anche alla sua produzione particolare: i grappoli di Picolit infatti vengono lasciati appassire, concentrandone i zuccheri e le aromaticità, dando origine a vini dolci di prim’ordine. Il nome Picolit d’altro canto deriva quasi sicuramente dalle piccole dimensioni dell’acino e del grappolo e dalla scarsità di produzione, dovuta fra l’altro al fenomeno frequente dell’acinellatura o aborto floreale, che porta a molti aborti spontanei e naturali dei frutti.
Caratteristiche Ampelografiche del Picolit: Piccole Perle d’Oro
Il Picolit si distingue per le sue foglie di grandezza media e grappoli spargoli dalla forma compatta, ma dotati di pochi acini. Le bacche sono piccole, sferiche e dal colore dorato, che conferisce al vino il suo aspetto dorato e scintillante. Le rese scarse e incostanti, nonostante il buon vigore di cui il vitigno gode, hanno tuttavia il vantaggio di produrre chicchi più dolci, quindi con zuccheri ed aromi più concentrati. Questo vitigno si adatta bene ai terreni marnoso-sabbiosi (chiamati localmente ponca) tipici dei Colli Orientali del Friuli, e cresce meglio in climi freschi e ventilati.
Diffusione sul Territorio e Denominazioni Collegate
Il Picolit è strettamente legato alla regione Friuli-Venezia Giulia, in particolare alle colline del Collio e delle Colline Orientali del Friuli. Le denominazioni collegate al Picolit includono il Colli Orientali del Friuli Picolit DOCG, conmprendente la sottozona denominata Cialla DOCG, ed il Collio Goriziano o Collio DOC. Queste denominazioni attestano l’importanza e la riconoscibilità del Picolit nella regione.
Caratteristiche dei Vini di Picolit: Dolce Eleganza
I vini prodotti con il vitigno Picolit sono un esempio di dolce eleganza. Vinificati in purezza, ossia con sole uve provenienti da questo vitigno, vengono trasformati di solito in vino dolce, in un range che va dal quasi secco al deliziosamente dolce. Nel bicchiere si presentano con un colore che va dal giallo brillante al dorato-ambrato. Al naso, rilasciano profumi di frutta matura, miele, fiori bianchi e spezie dolci. In bocca, sono vini dolci ma equilibrati, con un’acidità vivace che conferisce freschezza e una struttura che ne garantisce una certa longevità, tuttavia limitata perché con il tempo non sembrano sviluppare ulteriore complessità, per cui non sono considerati particolarmente invecchiabili.
Il Picolit è spesso abbinato a dessert, formaggi erborinati o da meditazione. La sua struttura e la sua dolcezza lo rendono un vino perfetto per occasioni speciali e per esaltare il palato con l’armonia dei suoi sapori.
Conclusioni
Il vitigno Picolit è una gemma enologica della regione Friuli-Venezia Giulia, un vino che racconta una storia antica e una tradizione di eccellenza. Ogni sorso di un vino di Picolit è un viaggio nei secoli, un’esperienza sensoriale che cattura l’anima delle colline friulane. Il Picolit è un vero tesoro dolce, una poesia dorata tra le vigne che incanta i sensi e celebra la grandezza del vino italiano.
E tu, lo hai mai assaggiato? E se sì, ti è piaciuto? Sentiti libero come al solito di commentare sotto al post.
Nel frattempo, cin cin!!!