GLI ICEWINE, OVVERO I VINI CHE VENNERO DAL FREDDO
Ti piace il vino? Se la risposta è sì, probabilmente saprai che il vino è una bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione del succo dell’uva, chiamato mosto. Il mosto è il liquido dolce che si estrae dagli acini, i frutti dell’uva, quando li si schiaccia. La fermentazione è il processo naturale che trasforma lo zucchero del mosto in alcol e anidride carbonica, grazie all’azione di piccoli organismi viventi chiamati lieviti, scoperti solo nel 1857 da Louis Pasteur.
Ma forse non sai che esiste un tipo di vino molto particolare e raro, che si produce solo in alcune zone del mondo, dove le temperature invernali sono molto rigide. Questo vino si chiama Icewine, o vino di ghiaccio, ed è un vino dolce, aromatico e raffinato, che nasce da uve che vengono raccolte solamente quando sono congelate.
In questo articolo, ti racconterò la storia, le caratteristiche, le tecniche di produzione e gli abbinamenti di questo vino straordinario, che viene dal freddo.
La storia dell’Icewine
La storia dell’Icewine è legata alla storia della viticoltura nelle zone fredde, dove le uve non raggiungevano una maturazione sufficiente per produrre vini con un buon grado alcolico. Per questo motivo i viticoltori di queste zone cercarono dei modi per aumentare la concentrazione degli zuccheri nelle uve, e quindi nel mosto.
Uno di questi modi era quello di lasciare appassire le uve sulla pianta, cioè di ritardare la vendemmia fino a quando le uve perdevano acqua e si seccavano, aumentando così la quantità di zuccheri e di aromi contenuti negli acini. Questo accadeva perché la pianta, con l’arrivo dell’autunno, smetteva di nutrire i grappoli e li lasciava appassire sulla vite.
Un altro modo era quello di vendemmiare le uve quando erano congelate, cioè quando la temperatura scendeva sotto i -7°C. Questo avveniva di solito nei mesi di dicembre e gennaio, e spesso di notte, quando faceva più freddo. Quando le uve si congelavano, infatti, l’acqua si trasformava in ghiaccio e rimaneva separata dal mosto, che diventava ancora più dolce e denso.
Queste due tecniche, che si possono combinare tra loro, permettono di ottenere un mosto molto ricco di zuccheri e acidi, ma anche molto scarso di liquido. Questo significa che per fare un litro di Icewine ci vogliono molti più grappoli di quelli che servono per fare un litro di vino normale. Per questo motivo l’Icewine è un vino molto costoso, ma anche molto pregiato e raffinato.
Le origini dell’Icewine sono incerte, ma si pensa che siano da ricercare in Germania, dove si produce il vino di ghiaccio con il nome di Eiswein. Si dice che il primo Eiswein sia stato prodotto per caso nel 1794, quando un gelo improvviso colse di sorpresa i viticoltori, che si videro costretti a vendemmiare le uve congelate, pena la perdita dell’intero raccolto, dando così il via alla storia di questo particolare vino, e di cui poi scoprirono le qualità.
Da allora l’Eiswein divenne una specialità della Germania, e in particolare della regione del Rheingau, dove si produce con il vitigno Riesling, il più adatto a resistere al freddo e a mantenere una buona acidità. L’Eiswein è un vino che si produce solo in alcune annate, quando le condizioni climatiche lo permettono, e che richiede una vendemmia rapida e accurata, per evitare che le uve si scongelino o si rovinino.
L’Eiswein ha ispirato anche altri paesi a produrre il vino di ghiaccio, come l’Austria, il Canada e l’Italia. In Austria, si produce l’Eiswein con il vitigno Grüner Veltliner, nella regione della Bassa Austria. In Canada, si produce l’Icewine con i vitigni Vidal, Chardonnay e Cabernet Franc, nelle regioni dell’Ontario e della Columbia Britannica. In Italia, si produce l’Icewine con i vitigni Riesling, Gewürztraminer e Pinot Nero, nelle regioni del Trentino-Alto Adige e della Valle d’Aosta.
Le caratteristiche dell’Icewine
L’Icewine è un vino che ha un colore brillante e intenso, che può variare dal giallo dorato al rosso rubino, a seconda del colore dell’uva. Al naso ha profumi intensi e complessi, che ricordano la frutta matura, i fiori, il miele, la vaniglia, le spezie e i canditi. Al palato è un vino dolce, ma non stucchevole, grazie alla buona acidità che bilancia la dolcezza. Ha un sapore pieno, avvolgente, persistente e armonico.
L’Icewine è un vino che ha anche una buona capacità di invecchiamento, il che lo rende più complesso e armonico, con l’emergere di note di frutta secca, caramello, marmellata e idrocarburi. È un vino che si produce principalmente in versione bianca, ma anche in versione rossa, con il vitigno Cabernet Franc, che conferisce al vino una nota di peperone verde.
L’Icewine è un vino che si produce con una resa molto bassa, che può variare da 10 a 20 litri per ettaro, contro i 70-80 litri per ettaro di un vino normale. Questo significa che per fare un litro di Icewine ci vogliono circa 50 kg di uva, contro i 7-8 kg di uva per un litro di vino normale. Per questo motivo l’Icewine è un vino molto costoso, ma anche molto pregiato e raffinato.
Le tecniche di produzione dell’Icewine
L’Icewine è un vino che si produce con delle tecniche di produzione molto particolari e rigorose, che richiedono una grande esperienza ed una grande passione da parte dei viticoltori e dei produttori. Queste tecniche riguardano soprattutto la vendemmia e la pressatura delle uve.
La vendemmia delle uve per l’Icewine avviene quando le uve sono congelate, cioè quando la temperatura scende sotto i -7°C. Questo avviene di solito nei mesi di dicembre e gennaio, e spesso di notte, quando fa più freddo. La vendemmia deve essere rapida e accurata, per evitare che le uve si scongelino o si rovinino. Le uve devono essere raccolte a mano, con dei guanti, e messe in cassette di legno o di plastica, senza schiacciarle.
La pressatura delle uve per l’Icewine avviene subito dopo la vendemmia, vicino al vigneto, nel più breve lasso di tempo possibile, in modo da conservare la temperatura delle uve e del mosto. La pressatura deve essere delicata e lenta, per estrarre il poco liquido che rimane nelle uve congelate, che è molto ricco di zuccheri e acidi, e povero di acqua. Il mosto che si ottiene è molto dolce e denso, e ha una gradazione zuccherina di circa 35-40 gradi Babo, contro i 18-20 gradi Babo di un mosto normale.
La fermentazione del mosto per l’Icewine avviene in contenitori di acciaio inox o di legno, a una temperatura controllata di circa 15-18°C. La fermentazione è molto lenta e difficile, perché i lieviti faticano a trasformare gli zuccheri in alcol, a causa della bassa temperatura e della forte concentrazione. La fermentazione può durare anche diversi mesi, e si interrompe spontaneamente quando il vino raggiunge una gradazione alcolica di circa 10-12 gradi, ed un residuo zuccherino di circa 150-200 grammi per litro. Il vino che si ottiene è un vino dolce, ma non stucchevole, grazie alla buona acidità che bilancia la dolcezza.
L’affinamento del vino per l’Icewine avviene in bottiglia, dopo un breve periodo di stabilizzazione in acciaio inox o in legno. L’affinamento può durare da alcuni mesi a diversi anni, a seconda dello stile del produttore e delle caratteristiche dell’annata. L’affinamento permette al vino di sviluppare ulteriormente la sua complessità e la sua armonia, con l’emergere di note di frutta secca, caramello, marmellata e idrocarburi.
Gli abbinamenti con il cibo per l’Icewine
L’Icewine è un vino che si beve di solito come vino da dessert, cioè alla fine del pasto, accompagnato da dolci, torte, biscotti, cioccolato, frutta secca o formaggi erborinati. Si può anche bere da solo, come vino da meditazione, per godersi appieno il suo bouquet e il suo equilibrio. Si serve in piccole quantità, in calici da vino dolce, a una temperatura di circa 10°C.
L’Icewine è un vino che offre diverse possibilità di abbinamento con il cibo, a seconda del colore, dell’annata e del gusto personale. In generale si può dire che l’Icewine si sposa bene con i dolci a base di frutta, di crema, di cioccolato o di spezie, che esaltano la sua dolcezza e la sua aromaticità. Si può anche abbinare con i formaggi erborinati, come il gorgonzola, il roquefort o lo stilton, che creano un contrasto interessante tra il salato e il dolce. Si può anche osare con alcuni piatti salati, come il foie gras, il salmone affumicato o il prosciutto crudo, che si armonizzano con la sua struttura e la sua acidità.
Alcuni esempi di abbinamenti ideali per l’Icewine sono:
- Icewine bianco con torta di mele e cannella, un dolce classico e profumato, che richiama gli aromi della frutta e delle spezie del vino.
- Icewine rosso con cioccolato fondente e nocciole, un abbinamento goloso e intenso, che valorizza il colore e il sapore del vino e del cioccolato.
- Icewine bianco con gorgonzola e miele, un abbinamento contrastante e sorprendente, che crea un equilibrio tra il salato e il dolce, e tra il pungente e il delicato.
- Icewine rosso con foie gras e marmellata di fichi, un abbinamento raffinato e elegante, che armonizza la consistenza e la sapidità del foie gras con la dolcezza e l’acidità del vino e della marmellata.
L’Icewine è un vino che ti conquista con la sua dolcezza e la sua eleganza, e che ti regala emozioni uniche e indimenticabili. Se hai l’occasione di assaggiarlo, non lasciartela scappare. Ti assicuro che ne vale la pena.
E tu, cosa ne pensi dell’Icewine? L’hai mai provato? Se sì, in quale occasione e con quale abbinamento? Se no, ti piacerebbe provarlo? Lascia un commento sotto l’articolo e condividi la tua opinione o la tua esperienza con questo vino straordinario. Ti aspetto! 😊
CREDITS Photo: https://magazine.lorenzovinci.it/…/i-vini-di-ghiaccio…/